10 Feb Perché installare un sistema di filtrazione dell’acqua in cucina
Fino a dove è garantita secondo normativa la potabilità dell’acqua di rete? Come affermato dal Ministero della Salute, la conformità deve essere assicurata fino al punto di consumo, che per i privati è rappresentato banalmente dal rubinetto; purtroppo però, questi standard non sempre riescono ad essere rispettati, (basti pensare agli studi emersi negli ultimi anni sul problema delle nanoplastiche). E per quanto riguarda le imprese alimentari – ovvero chiunque svolga attività connesse a qualsiasi fase della produzione, trasformazione e trasporto, magazzinaggio, somministrazione e vendita di alimenti – sono loro stesse ad essere responsabili della qualità dell’acqua impiegata nelle fasi di produzione del ciclo alimentare.
Per questo motivo, il controllo della propria acqua di rete e l’installazione di un sistema di filtrazione dell’acqua in cucina sono il metodo migliore per assicurarsi della qualità dell’acqua utilizzata per bere e cucinare, purificandola dagli inquinanti disciolti. Ma non solo, perché nel tempo l’utilizzo di questi sistemi rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia si traduce in un ritorno economico: si calcoli infatti che 1 metro cubo d’acqua (1000 litri) di un’utenza standard costa in medio meno di 1,40€, mentre una tradizionale cassa da 6 bottiglie da 1,5 litri acquistata al supermercato si aggira tra i 2,50€ e 5,70€. Per non parlare della questione ambientale e dei risparmi in termini di plastica, poiché solo per l’eliminazione delle bottiglie si vedrebbero ridurre di molto i circa 70 kg di rifiuti plastici annui prodotti da ogni cittadino italiano.
💦 Vedi anche: Cos’è il residuo fisso e come controllarlo nella vostra acqua di rete
Sistema di filtrazione acqua in cucina, come scegliere
I sistemi di depurazione idrica che trovano applicazione in cucina sono essenzialmente due: la microfiltrazione e l’osmosi inversa. Con i termini microfiltrazione e Ultrafiltrazione si intendono dei processi di filtrazione dell’acqua che permettono di eliminare pericolosi inquinanti quali cloro, sedimenti, virus, batteri, VOC e MTBE. L’osmosi inversa lavora invece a livello molecolare tramite una membrana semipermanente, e consente di ottenere un’acqua oligominerale; e con i migliori sistemi è inoltre possibile mantenere i sali minerali essenziali. La scelta tra questi due differenti sistemi è però ovviamente da prendere insieme a un esperto, in grado di interpretare al meglio le vostre necessità in base anche alle caratteristiche della vostra acqua.
Perché scegliere Enki
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